Tesi Claretianum
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Joo Young Park
Chiamati per compassione e inviati per misericordia. Chiamati a vivere la compassione di Gesù per essere trasformati e inviati sulla via privilegiata della misericordia di Cristo
Un tentativo di lettura per la vita consacrata di oggi
 
Tesi di Dottorato difesa il 07/05/2024
Moderatore: Maurizio Bevilacqua
Censore 1: Tiziana Longhitano
Censore 2: Carlos García Andrade
Esaminatore: Ricardo Volo
In un mondo che cambia in modo veloce e sorprendente e che spinge il consacrato a rimodulare ritmo e passo, si impone urgente ed improrogabile la necessità di ripensare le origini e le finalità di ogni vocazione, rivisitandole proprio alla luce della compassione e della misericordia. Onde evitare che l’ambito in cui viene vissuta la consacrazione diventi sempre più egocentrico, autoreferenziale e secolarizzato, occorre riproporre in modo nuovo la compassione e la misericordia quali espressioni di una più profonda qualità di vita umana e spirituale: è quanto si propone la presente tesi intitolata “Chiamati per compassione e inviati per misericordia”.
Il presente lavoro persegue almeno tre obiettivi principali. In primo luogo, indaga il senso biblico della compassione e della misericordia per comprenderlo nel contesto della corrente teologico-spirituale, al fine di entrare nella “logica” dell’amore divino che continua ancor oggi a chiamare uomini e donne. In secondo luogo, mira a leggere la propria vocazione (e di conseguenza quella degli altri), attraverso queste due qualità, rendendole “operative” nella loro dimensione non solo speculativa, ma anche ecclesiale-operativa, come suggerisce il titolo stesso “Chiamati per compassione e inviati per misericordia”. In tal modo, a ogni consacrato viene fornita un’ulteriore opportunità di comprendere e di dar senso alla propria chiamata, come espressione della compassione divina, e alla propria missione, come manifestazione della Sua misericordia. In terzo luogo, s’intende riflettere sull’oggi della vita consacrata, su come sia possibile vivere la compassione e la misericordia in un mondo mutevole e complesso e su come rendere le proprie comunità luogo credibile fino in fondo. In ultimo, si propongono alcune piste percorribili al fine di far emergere queste due qualità umano-divine, esplorando se e come il consacrato di oggi possa riflettere sulla propria vocazione e come possa renderla “segno” dell’opera compassionevole e misericordiosa di Dio. Da ciò, si evincerà una concreta e ampia visione esistenziale-pratica sul tema. Per raggiungere tali obiettivi, ogni consacrato dovrebbe configurarsi alla compassione di Gesù come “fonte ispiratrice” della propria e dell’altrui chiamata, trasformandosi, grazie alla misericordia di Cristo, in “forza generatrice” di ogni missione.
La tesi ha un tentativo di illuminare la vocazione come “chiamata-missione” alla duplice luce della compassione e della misericordia affinché conduca i consacrati a riflettere ulteriormente sulla compassione e sulla misericordia come pilastri fondamentali nella vocazione del consacrato in quanto gli consentono di diventare un vero “esperto” dell’amore di Dio e un “testimone” credibile della Sua generosità che opera nella propria vita.